Le recenti decisioni in merito al ritiro di numerosi prodotti a base di Aloe dal commercio rendono semplice per chiunque domandarsi se l’Aloe sia cancerogena per davvero o se, come a volte accade in questi casi, la decisione non sia stata troppo affrettata e giustificata male agli occhi di tutti i consumatori abituali della pianta.
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su benefici e controindicazioni dell’Aloe Arborescens, citando alcune ricerche e studi scientifici circa la tossicità dell’Aloe in quanto cancerogena.
Perchè l’Aloe è stata ritenuta cancerogena?
Risulta davvero difficile credere che una pianta come l’Aloe Vera possa essere potenzialmente cancerogena: per secoli infatti il consumo del gel contenuto nelle foglie di Aloe ha dato sollievo e aiuto a combattere numerosi disturbi topici oppure interni come specificato in questo articolo circa gli utilizzi dell’Aloe Arborescens.
Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire come mai si è giunti a questa “propaganda anti Aloe”.
Lo scorso 8 aprile 2021 il regolamento emanato dalla Commissione Europea ha vietato di fatto tutti gli integratori alimentari a base di Aloe ritenendo che:
” I derivati dell’idrossiantracene negli alimenti possono migliorare le funzioni intestinali, ma ne ha sconsigliato l’uso e il consumo prolungato a dosi elevate a causa di potenziali problemi per la sicurezza quali il pericolo di uno squilibrio elettrolitico, di un deterioramento della funzionalità intestinale e di dipendenza dai lassativi.”
Appare evidente dunque che il problema non dipenda propriamente dall’Aloe in sé quanto piuttosto dalla molecola chiamata “idrossiantracene”.
Cos’è l’idrossiantracene e perché è reputato pericoloso per la salute?
L’idrossiantracene è una molecola comune in molte specie di piante e viene utilizzata per i suoi scopi lassativi.
Alla fine del 2017 la Commissione Europea ha richiesto ad EFSA di effettuare dei controlli circa la tossicità di questa sostanza: gli studi sono arrivati poco dopo e ad oggi riportano risultati “opinabili”.
Anche l’Unione Europea parla di Aloe: cosa ha detto l’EFSA
Gli studi condotti sull’Aloe da EFSA – Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare – sono terminati nel novembre del 2017 e dichiarano che “non è stato permesso di stabilire con certezza la razione giornaliera priva di rischi, nota anche come consumo giornaliero accettabile”.
Lo studio è stato effettuato sulla molecola di idrossiantracene che è contenuta anche nell’Aloe: questa sostanza sembrerebbe essere genotossica ossia un pericolo per il DNA nonché cancerogena in particolar modo per il colon.
In parole povere cosa è successo?
Non potendo stabilire con certezza la tossicità di questa sostanza la Comunità Europea ha preferito abolirla tanto che nelle motivazioni è scritto: “l’Autorità ha concluso che i derivati dell’idrossiantracene dovrebbero essere considerati genotossici e cancerogeni a meno che non vi siano dati specifici che dimostrino il contrario”.
Perché hanno ritirato i prodotti a base di Aloe?
Il ritiro di prodotti a base di Aloe Arborescens perché potenzialmente cancerogeni riguardano gli integratori alimentari: l’Aloe utilizzata ad uso topico non ha riportato alcuna restrizione.
Questa sentenza ha comunque fatto storcere il naso a molti: consumatori e produttori infatti risultano straniti da queste normative tanto che anche la Federazione Europea delle Associazioni dei Produttori di Prodotti Sanitari – EHPM – ha contestato il fondamento scientifico delle ricerche effettuate.
Aloe Arborescens senza Aloina
La molecola di idrossiantracene nell’Aloe è contenuta in una sostanza giallastra chiamata aloina, la naturale protezione della pianta verso gli attacchi esterni.
È proprio l’aloina a garantire gli effetti lassativi della pianta che per secoli è stata impiegata in farmacie ed erboristerie.
L’aloina può essere rimossa dal gel di Aloe con un procedimento semplice ed efficace che deve essere tuttavia seguito sotto la supervisione di un esperto al fine di non danneggiare la foglia.
L’operazione ad esempio va effettuata in penombra perché l’Aloe è fotosensibile e la luce ossida il gel abbassando l’efficacia dei principi attivi.
Ricordiamo infatti che, al di là di tutto, l’Aloe Arborescens presenta benefici che vanno ben oltre il potere lassativo.
Quali sono i benefici del succo di Aloe Arborescens?
L’Aloe Arborescens è una varietà di Aloe molto pregiata perché possiede foglie più piccole che garantiscono un gel molto più concentrato per ciò che riguarda i principi attivi.
In linea di massima le proprietà dell’Aloe Arborescens sono le seguenti:
- proprietà immunostimolante
- proprietà antibatterica
- proprietà cicatrizzante
- proprietà purificante
- proprietà digestiva
- proprietà antiossidante.
Per trarre il massimo vantaggio dall’Aloe è bene consumarla fresca e appena raccolta: una foglia di Aloe Arborescens coltivata secondo i principi del biologico poi è davvero il massimo.
Non tutti lo sanno ma questa pianta fa parte della famiglia delle succulente e assorbe ogni sostanza con cui entra in contatto. È semplice intuire che, se l’Aloe viene inondata da concimi, pesticidi, fitofarmaci, antiparassitari e fertilizzanti, questi entreranno all’interno della pianta.
Per questa ragione le coltivazioni di Dr Aloes seguono rigide regole che ci hanno permesso di diventare una piantagione biologica certificata e garantita.
Le nostre piantine di Aloe vengono cresciute con il buon sole siciliano in un terreno alle pendici dell’Etna. La terra vulcanica e i circa 300 giorni di sole l’anno rendono il gel di queste piante molto ricco di sostanze nutrienti.
Siamo sicuri del prodotto che offriamo, della sua genuinità e della sua attività benefica: siamo i primi a dare consigli personalizzati ai nostri clienti al fine di aiutarli a consumare il prodotto nella maniera migliore.
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